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Voglio mostrarvi alcune peculiarità del vivere la città e la casa giapponesi, in particolare focalizzandoci su Tokyo.
Ho posto delle domande a Shino Nakakaji, che da quasi tre anni vive a Milano, dopo anni di vita a Tokyo.
Shino è una accounting, una mamma e una moglie.
Buongiorno Shino,
Noti delle differenze:
- Riguardo a spazi pubblici vivibili, come piazze o aree collettivamente usufruibili ?
Gli spazi pubblici a Tokyo sono molto piu’ puliti che a Milano. Ci sono però pochissimi cestini, a Tokyo, perché dopo gli ultimi atti terroristici li hanno tolti quasi tutti.
Dopo la seconda guerra mondiale a Tokyo, e in Giappone in generale, hanno costruito moltissimo, ma hanno dato poca priorità agli spazi aperti.
Parlando di estetica della città, una cosa che non amo di Tokyo, è la quantità di piloni dell’elettricità dappertutto. Non sono belli da vedere e li si trova ovunque.
IL panorama architettonico di Milano è più compatto e armonioso perché esistono regole che limitano le altezze degli edicìfici, soprattutto in centro, mentre a Tokyo ogni edificio è a sé e tra una costruzione e l’altra le altezze cambiano di continuo. Lo skyline cittadino così, alla fine, risulta frastagliato.
- Pensando ai musei di entrambe le città ?
A Milano i musei sono soprattutto in edifici storici. A tokyo invece sono prevalentemente architetture contemporanee, spesso più spaziosi e più originali.
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- Passeggiando per le vie
dei due centri storici ?
A Tokyo non saprei quale definire “centro storico” perché al centro ci sono soprattutto uffici e grattacieli, mentre verso l’esterno della città si abita ed e’ raro vivere a dieci minuti dal centro, come invece succede a Milano.
- Rispetto al verde, ai parchi cittadini o comunque ad aree verdi ?
A Tokyo ci sono parchi molto belli, dove passare anche intere giornate e fare dei pic nic. La maggiorparte sono gratuiti, ma una minoranza è a pagamento (circa due euro l’ingresso) e qui i senzatetto non possono entrare.
Invece i parchi piccoli, che qui a Milano le mamme chiamano “parchetti”, dove portare i bimbi dopo l’asilo o la scuola, a Tokyo sono molto molto piccoli e hanno molte regole, ad esempio è vietato il giocare con la palla, introdurre biciclette o altro. I parchi più grandi si dividono in quelli molto ben curati, con percorsi in legno e architetture tradizionali, specchi d’acqua e fiori, che per noi Giapponesi sono un po' quelli che immaginiamo siano per i turisti gli “stereotipi” del parco giapponese.
I parchi che noi invece utilizziamo di più, in realtà sono molto più semplici, soprattutto per i bimbi, e sono fondamentalmente grandi distese di prati e alberi.
- Riguardo alla viabilità, intesa come abitudini del luogo di usare prevalentemente biciclette, automobile, mezzi pubblici, taxi….?
A Tokyo non ho mai conosciuto nessuno che andasse in ufficio in macchina. Si utilizzano soprattutto i mezzi pubblici, perlopiù treni e metropolitana e raramente i taxi.
La circonvallazione YAMANOTE-SEN, che è un parametro importante, perché ad esempio le case all’interno o all’esterno di essa hanno prezzi molto differenti, è percorsa da un treno, ed è uno dei tragitti battutti di più quotidianamente.
- Pensi che il cittadino medio di entrambi i luoghi viva piu’ la città, la propria casa, o entrambe nella stessa misura?
A Tokyo si vive senza dubbio molto di più la città rispetto alla casa.
A Milano la casa è organizzata proprio per essere un habitat in cui rilassarsi ed essere a proprio agio. In Giappone invece questo avviene soprattutto fuori casa, anche perché, per le dimensioni della città, si passa quasi tutta la giornata fuori.
- Hai trovato grandi differenze, riguardo all’interno dell’abitazione tipica dei due luoghi?
Noi abbiamo l’abitudine, in ingresso, di togliere le scarpe. Separiamo nettamente il fuori e il dentro dell’abitazione.
Per quanto riguarda il bagno, poi, per noi la toilette è sempre separata da una parete dal resto del bagno, e la vasca è molto importante, per rilassarsi e fa proprio parte della nostra cultura.
Grazie Shino per le tue preziose opinioni.
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